Le esperienze quando si frequenta, e si vive, la vita culturale e sociale di un ateneo sono sempre sorprendenti. Tra tutte le attività extra curriculari che la Mediterranea propone, il Coro polifonico è una di quelle più conosciute nel suo settore, al di fuori della nostra città. Vivere un'esperienza corale cambia il modo di vivere e crea rapporti solidi e vivi, intessuti su una comunanza di obiettivi, sulla condivisione di esperienze. Tutto questo, e tanto altro ancora, è una piccola parte del lascito della trasferta pisana per il Coro polifonico della Mediterranea. Una realtà, quella del nostro coro, giovane ma che continua ad affermarsi nel panorama musicale universitario. Il Coro di Ateneo ha accettato di partecipare al “Primo Festival pisano di cori e orchestre delle Università” organizzato dal Centri per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell’università di Pisa.

Dunque una novità assoluta per la compagine pisana che ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Pisa, un concerto – evento tenutosi presso il Palazzo dei Congressi sabato 15 ottobre, un evento elegante e sobrio tutto intessuto attorno al “fare musica” come elemento formativo centrale per la qualità della vita. L’evento, si è aperto con i saluti del rettore dell’Ateneo Pisano, Massimo M. Augello, che ha accolto i cori ospiti e ha introdotto personalmente il nostro rettore, Pasquale Catanoso, che come sempre ha accompagnato, supportato e guidato il Coro della Mediterranea anche in questa trasferta. Il nostro Rettore è intervenuto anche come delegato alla cultura della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) con un intervento sul ruolo dei coristi e degli orchestrali come “fucina di cultura” sottolineando come “molto spesso questo mondo non riconosciuto come realtà è un patrimonio gigantesco delle nostre università”. Ha auspicato un nuovo inizio con la cultura al centro delle realtà universitarie italiane ed ha proposto che l’impegno culturale-musicale degli atenei sia considerato come criterio per la valutazione generale delle Università. Dopo i saluti inziali, l’evento musicale ha preso il via con due brani eseguiti dall’Orchestra di Pisa, seguiti da due brani cantati dall’immenso e scenicamente importante Coro dell’Università ospitante, formato da oltre 100 elementi. A seguire si sono susseguiti sul palco, di fronte ad un folto pubblico ed alle autorità locali, il coro Claudio Casini dell’Università di Roma Tor Vergata con pezzi dal sapore classicheggiante che andavano da Palestrina a Bach e Brahms, seguito dal coro dell’Università di Modena Reggio Emilia, che ha portato sul palco un’esibizione di brani da musical intervallata con pezzi recitati e brani solisti. In ultimo si è esibito il coro del nostro Ateneo che sotto la sempre attenta e brillante direzione del maestro Carmen Cantarella ha spaziato, in punta di piedi e con la leggerezza che ormai è diventata parte del DNA della compagine reggina, da Gounod ai Beatles, da De Pres agli spirituals, dalle canzonette cinquecentesche all'allegra e frizzante “The lion sleep tonight”, accompagnati al pianoforte per alcuni brani dalla musica di Daniela D’agostino. Tutti i cori insieme hanno poi eseguito il celebre O fortuna dai Carmina Burana, il Va Pensiero del Nabucco e l’Inno universitario.

Oltre la visita guidata alla città di Pisa organizzata dell'ateneo ospite, il nostro coro ha avuto la possibilità di visitare e conoscere la storia della città di Lucca e della meravigliosa Firenze.

Anche quando ormai le realtà si vanno consolidando, credetemi, non ci si abitua mai alla scarica di adrenalina che ti regala il confronto con altre esperienze, la conoscenza con persone nuove e si, ammettiamolo pure, l’orgoglio di salire su un palco ed esibirsi, soprattutto con la consapevolezza di rappresentare i valori, i colori, il calore che contraddistingue l’università e la città intera di Reggio Calabria.

Lucia A.Vartolo