13 febbraio. Presentata presso il Consiglio regionale della Calabria la terza edizione del Simposio Internazionale “New Metropolitan Perspectives”.

Alla presenza di autorità accademiche ed istituzionali, i responsabili dell’evento, Francesco Calabrò e Lucia Della Spina, Direttori del LaborEst, hanno illustrato la metodologia adottata per la terza edizione, prevista per maggio 2018, che sarà organizzata anche dal laboratorio CLUDs, diretto da Carmelina Bevilacqua.

“Il senso dell’incontro di oggi – hanno detto Francesco Calabrò e Lucia Della Spina – è quello di capitalizzare i risultati raggiunti con l’edizione 2016, anche a seguito del riconoscimento dell’elevato valore scientifico del simposio da parte di Thomson & Reuters. Già nella scorsa edizione abbiamo tentato di far dialogare mondo accademico, istituzioni e attori locali: nella terza edizione vogliamo rafforzare l’azione di trasferimento di conoscenza scientifica e soluzioni innovative che può derivare da un’occasione come questa. Con oggi, quindi, inizia una fase di ascolto del territorio, finalizzata a individuare i bisogni reali sui quali far convergere i contributi scientifici, sia di carattere metodologico che relativi a esperienze condotte in altre realtà analoghe”. Il direttore generale della Mediterranea, Santo Marcello Zimbone, ha sottolineato come proprio questa sia un’attività che caratterizza l’Ateneo reggino.

Grande interesse ha espresso il Presidente Irto: “Ritengo – ha affermato – che le istituzioni debbano prestare attenzione a quella parte del mondo universitario che, sulla scorta dell’insegnamento di Edoardo Mollica, lavora per dare risposte concrete al territorio. La città metropolitana deve essere riempita di contenuti, questo lavoro si fa coinvolgendo tutti gli attori in campo”.

Il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte, Giuseppe Bombino, ha confermato la disponibilità del Parco anche per la nuova edizione, sottolineando l’importanza, per questo territorio, della valorizzazione delle aree protette.

Proposte di ricerca sono emerse anche dai professori Giuseppe Fera (infrastrutture e rischio sismico), Stefano Aragona (collegamenti locali e senso di cittadinanza), Claudio Marcianò (aree di costa e governance degli attori locali) e Concetta Fallanca (rapporto tra bisogni di sicurezza e qualità urbana). Sono intervenuti anche Patrizia Nardi (coordinatrice rete italiana Grandi Macchine a Spalla – UNESCO), Pino Zito (UIL), Pasquale Neri (Forum Terzo Settore), che hanno evidenziato l’importanza del rapporto tra università e territorio.

I lavori sono stati chiusi dal Sottosegretario MIBACT Dorina Bianchi, che ha posto l’accento sull’importanza che il contributo scientifico ha per lo sviluppo. “Sempre di più emerge la necessità per le istituzioni di confrontarsi con le Università, per la loro capacità di promuovere ed individuare risposte innovative: obiettivo ultimo deve essere l’attrattività dei territori, sia verso i capitali che verso le persone, a partire dai giovani”, ha affermato il Sottosegretario “Da parte del Ministero, grande attenzione al momento viene posta sui temi dell’industria culturale e creativa, del recupero dei borghi, dei distretti turistici, che potrebbero essere approfonditi nel simposio. É per questo che confermo la mia presenza e il sostegno alle attività proposte”.