Obiettivi |
Il corso si organizza in due moduli, l’uno teorico (4 CFU), l’altro applicativo (4 CFU). Nel primo modulo (teorico), a cura della prof.ssa Maria Concetta Fiorillo, si approfondiranno i temi delle dinamiche di trasformazione della città, del territorio, del paesaggio, attraverso esempi paradigmatici di ambito italiano ed europeo e in relazione alle strutture sociali, economiche e culturali attinenti alle diverse epoche storiche. Il secondo modulo (applicativo), a cura della prof.ssa Giuseppina Scamardì, sarà declinato sulle specifiche realtà del Mezzogiorno d’Italia e soprattutto della Calabria, con particolare riferimento ai temi connessi alla Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI) e alla Strategia Regionale delle Aree Interne (SRAI). La regione è infatti attualmente alla ribalta nel panorama nazionale, perché, pur presentando interessanti potenzialità di sviluppo, è preda, soprattutto nelle aree interne (nell’accezione data a questo termine dalla SRAI) di una forte contrazione demografica, che si ripercuote negativamente sui sistemi urbani e sul paesaggio storico, sia in termini di degrado del patrimonio costruito sia di mancata cura delle aree rurali, con aumento delle fragilità territoriali. Si indagheranno dunque in termini applicativi le trasformazioni storicamente determinatesi nei sistemi urbani e territoriali, in relazione agli eventi naturali e alle azioni umane (indotte e/o spontanee), al fine di comprendere le loro ricadute sugli assetti attuali - particolarmente ove sono manifesti fenomeni di degrado e abbandono - nonché di individuarne gli elementi valorizzanti e/o identitari. Tali studi sono fondamentali nell’elaborazione di progetti per il recupero, la tutela e la valorizzazione del patrimonio costruito e del paesaggio, perché consentono al professionista di individuare preliminarmente e correttamente le azioni da intraprendere.
Risultati di apprendimento attesi: 1. Conoscenza e capacità di comprensione. Conoscenza dei processi di formazione e trasformazione dei sistemi urbani, territoriali e paesaggistici in relazione alle strutture sociali, economiche e culturali attinenti alle diverse epoche storiche; comprensione delle ricadute di eventi storici sugli assetti attuali, anche in una visione transdisciplinare 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Capacità di utilizzare le conoscenze e le metodologie di analisi apprese e applicarle in altri contesti, così da individuare correttamente le azioni progettuali da intraprendere. 3. Autonomia di giudizio. Capacità di sviluppare capacità critiche e formulare una propria valutazione/giudizio sui fenomeni oggetto dell'insegnamento 4. Abilità comunicative. Capacità di comunicare in maniera efficace usando una terminologia appropriata e utilizzando anche strumenti di supporto (grafici e informatici) 5. Capacità di apprendere. Capacità di proseguire lo studio in modo autonomo, riuscendo ad attingere diverse fonti archivistiche, bibliografiche e webgrafiche, selezionando e correlando gli argomenti |
Testi docente |
Primo modulo: L. MUMFORD, La città nella storia, Libri Castelvecchi, 2013. D. CALABI, Storia dell'Urbanistica Europea, Bruno Mondadori, 2004. L. BENEVOLO, La città nella storia d'Europa, Laterza, 2007. V. BELLANTONI, Il Piano e le Regole, Iritieditore, 2007. L. SPAGNOLI, Storia dell'urbanistica moderna. Dall'età della borghesia alla globalizzazione ( 1815-2010), Zanichelli, 2012. P. SICA, Storia dell’urbanistica. Il Settecento, Laterza, 1976. P. SICA,Storia dell’urbanistica. L’Ottocento, 2 voll., Laterza, 1977.
Secondo modulo: P. BEVILACQUA, Le campagne del mezzogiorno tra fascismo e dopoguerra. Il caso della Calabria, Einaudi, Torino 1980. G. KISH, The “Marine” of Calabria, in «Geographical Review», 1953, 43/4, pp. 495-505. T. MANFREDI (a cura di), Voyage pittoresque. II. Osservazioni sul paesaggio storico della Calabria, numero monografico di «ArcHistoR», Extra n.4/2018, (http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistor/issue/view/40/showToc). A.M. OTERI, Architetture in territori fragili. Criticità e nuove prospettive per la cura del patrimonio costruito, in «ArcHistoR», 2019, 11, pp. 168-205 (http://pkp.unirc.it/ojs/index.php/archistor/article/view/432/388). V. TETI, Il senso dei luoghi: paesi abbandonati di Calabria, Donzelli Editore Roma 2004. V. TETI, Il terremoto del 1908 in Calabria in una trama di abbandoni di “lunga durata”, in G. BERTOLASO, E. BOSCHI, E. GUIDOBONI, G. VALENSISE (a cura di), Il terremoto e il maremoto del 28 dicembre 1908: analisi sismologica,impatto, prospettive, DPC–INGV, Roma–Bologna 2008, pp. 405-423.
N.B. Specifiche indicazioni bibliografiche ed eventuali integrazioni saranno indicate durante il corso e poi rese disponibili sulla pagina dell'insegnamento del sito web di Ateneo. |